Il 13 dicembre si aprirà la Porta Santa in Duomo e nelle altre chiese giubilari della Diocesi. Il cardinale Scola: «Una grande occasione di conversione della nostra mentalità, cioè di genesi dell’uomo nuovo»
di Giuseppe MARELLI
Delegato arcivescovile per il Giubileo
Ormai siamo alla soglia dell’Anno Santo della Misericordia. Guidati da papa Francesco e dal nostro Arcivescovo, cardinale Angelo Scola, la nostra Chiesa diocesana si sta preparando a entrare nello straordinario Giubileo della Misericordia.
Domenica 13 dicembre l’Arcivescovo aprirà la Porta Santa della Cattedrale e, in seguito, le altre 8 chiese giubilari della nostra Diocesi: due a Milano (la Basilica di Sant’Ambrogio e il Santuario del Beato Carlo Gnocchi) e una per ogni altra Zona Pastorale.
Sarà un gesto di comunione con la Chiesa universale che annuncia l’inizio della celebrazione dell’Anno Santo della Misericordia nello spirito indicato da papa Francesco nella Bolla di indizione: «Ci sono momenti nei quali siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace dell’opera del Padre» (n.3).
Questo messaggio è un invito per tutta la Chiesa a iniziare un cammino di contemplazione del volto misericordioso del Padre, per diventare “segni efficaci” di misericordia nella prospettiva di far crescere nel mondo una cultura della misericordia e della pace.
Un annuncio visibile e incisivo
Ogni comunità parrocchiale dovrà fare in modo di annunciare in maniera ben visibile e incisiva questo inizio dell’Anno Santo della Misericordia.
Nei prossimi giorni saranno messi on line, a disposizione delle parrocchie, il logo e le indicazioni per poter fare manifesti, striscioni, avvisi, depliants adatti alle varie chiese e alle varie comunità. Tale evidenza deve essere pensata innanzitutto per la chiesa, ma anche per tutti i luoghi parrocchiali, soprattutto in quelli maggiormente aperti alla comunicazione con il territorio. Ogni comunità è chiamata a trovare le modalità più efficaci e incisive per annunciare la bellezza dell’Anno Santo della Misericordia, usando tutti i mezzi che le nuove tecnologie mettono a disposizione.
Un annuncio autentico ed efficace
Dare visibilità all’inizio dell’Anno Santo significa dare incisività al messaggio e al cammino spirituale di conversione e di testimonianza dell’Anno Santo. È il cammino della «nuova evangelizzazione».
I manifesti e gli striscioni dovranno evidenziare la ricchezza e la fecondità della Misericordia del Padre e dell’invito a essere «misericordiosi come il Padre».
Il mondo, soprattutto il mondo attuale, ha bisogno dell’annuncio della misericordia, di questa nuova evangelizzazione. La cultura contemporanea non può fare a meno di un cammino nella misericordia, per riscoprire la via della giustizia e della pace vera. Dare visibilità all’Anno Santo è dare intelligentemente visibilità al ricchissimo e fecondo messaggio della Misericordia.
Così tutto il territorio della Diocesi, attraverso gli annunci di tutte le parrocchie, potranno diventare “segno efficace” del valore e della bellezza della misericordia del Padre nell’oggi della storia.