Consigliare, insegnare, ammonire, consolare, perdonare, sopportare, pregare: sono i verbi che declinano l’esperienza dell’amore misericordioso in rapporto alla libertà dell’uomo e alla sua coscienza
di monsignor Pierantonio TREMOLADA
Vescovo ausiliare
La misericordia è l’essenza del Vangelo: misericordia ricevuta e misericordia donata. Per l’evangelista Luca uno dei vertici dell’insegnamento di Gesù si ha in questa frase: «Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro» (Lc 6,36). Come intenderla? Non è prima di tutto un comandamento, ma piuttosto l’invito a riconoscere la straordinaria possibilità offerta agli uomini: siate misericordiosi perché vi è data la grazia di esserlo!
Possiamo condividere l’amore con cui Dio si è rivolto al mondo in Cristo; possiamo diffondere la sua tenerezza e la sua forza; possiamo fare nostro il suo desiderio di salvezza per l’intera umanità. La misericordia non è semplicemente un fremito o un’emozione. Ha bisogno dell’azione. «Va’ e anche tu fa lo stesso…», dice Gesù allo scriba, concludendo la parabola del buon samaritano (Lc 10,37). Il samaritano si era commosso davanti all’uomo assalito dai briganti, ma poi si è anche messo all’opera. Per diventare misericordia la commozione deve passare all’azione. La commozione infatti si prova, mentre la misericordia si fa. Avere misericordia o essere misericordiosi vuol dire perciò prendersi cura dell’uomo nella sua condizione strutturale di bisogno e anche di colpa. Dagli occhi, al cuore, alle mani: è questo il tragitto della misericordia nel suo manifestarsi.
A partire dal Medio Evo la tradizione cristiana ha identificato sette opere di misericordia corporali e sette spirituali. Il numero sette esprimeva l’unità della molteplicità; la distinzione tra corporali e spirituali non intendeva separare, ma semplicemente distinguere. Le opere di misericordia spirituali riguardano l’uomo in quanto spirito, cioè l’uomo totale nella sua capacità di comprendere e di decidere. Coscienza e libertà: è in questo soprattutto che l’uomo somiglia a Dio. L’elenco delle sette opere di misericordia spirituali ci ha consegnato di fatto i sette verbi che declinano l’esperienza dell’amore misericordioso in rapporto alla libertà dell’uomo e alla sua coscienza. Questi sette verbi sono: consigliare, insegnare, ammonire, consolare, perdonare, sopportare, pregare. Sono sette risonanze della voce amica di Dio; sette testimonianze concrete della sua potenza misericordiosa.