Il direttore del Mo.Chi. illustra le numerose forme d’attenzione del Seminario per i ministranti: dalle Tre giorni estive ai corsi per cerimonieri che ripartiranno a novembre, fino al mensile «Fiaccolina»

di Ylenia SPINELLI

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«Ragazzi e ragazze generosi, che in ogni parrocchia si mettono a disposizione del servizio liturgico». Così don Pier Paolo Zannini definisce i chierichetti della Diocesi, molti dei quali ha avuto occasione di conoscere questa estate, durante la tradizionale Tre giorni a loro dedicata alla Montanina, la casa a Pian dei Resinelli. Dal settembre 2015 il sacerdote del Seminario è il direttore del Mo.Chi, lo storico Movimento Chierichetti, nato nel 1973 per il generoso impegno di don Tarcisio Livietti. «Ma l’attenzione per i gruppi di ministranti in Diocesi esiste da ancora prima – spiega Zannini -. «I chierichetti sono da sempre una realtà importante e viva e non sono mai mancate occasioni di incontro, anche con l’Arcivescovo, come avverrà in questo speciale Giubileo».

Quale sarà il momento più significativo?
Il passaggio della Porta Santa, che sarà aperta e dunque farà capire ai ragazzi di essere persone attese da Dio: è importante che vivano la loro vita e il loro servizio in comunione, legati a Lui e destinati a Lui.

Che idea si è fatto dei chierichetti alla Tre giorni?
Ho capito che danno molta importanza alla preghiera e al loro servizio liturgico. Ecco che allora noi sacerdoti dobbiamo interrogarci per capire come poterli accompagnare, come far comprendere loro sempre più che la vita è una chiamata a mettersi al servizio, sull’esempio di Gesù ed è una chiamata ad incrociare il Signore nella quotidianità.

Il Seminario come si prende a cuore la loro formazione?
Organizzando tutte le estati la Tre giorni, occasione di fraternità, comunione e bellezza: tutte cose che ci educano a scoprire la presenza di Dio nella vita di ogni giorno. E poi organizzando per i più grandi i Corsi cerimonieri, in cui cerchiamo di far capire che ogni gesto e ogni rito è una preghiera: i prossimi corsi partiranno il 19 novembre a Venegono, Lecco e Milano e il 27 novembre a Gorgonzola, Magenta e Giussano. Inoltre abbiamo Fiaccolina, il mensile del Seminario che fa sì che ogni gruppo chierichetti sia accompagnato e stimolato, offrendo spunti liturgici e approfondimenti per la propria vita di fede. 

Quanti sono i chierichetti della Diocesi?
Il numero preciso non lo sappiamo, ma certamente sono tanti e con un’età ampia, che può arrivare fino agli ultimi anni delle superiori o ai primi di università. Questa è un’occasione di crescita importante per i più piccoli che vedono nei cerimonieri un esempio da seguire e una presa di consapevolezza della propria vita come servizio per i più grandi.