Ne “Lo sguardo aperto. Dieci film sulla misericordia”, curato da Acec e Ancci e pubblicato dal Centro Ambrosiano, una guida a disposizione degli animatori delle Sale della comunità per una proposta pastorale, formativa e culturale
Davanti al grande schermo per parlare di misericordia. Anche il cinema può farci fare l’interessante esercizio di sondare l’intimo delle relazioni più importanti della vita, tra uomo e donna, tra genitori e figli, nel rapporto professionale, alla ricerca di quella speranza e di quelle prospettive nuove, capaci di farci aprire lo sguardo oltre le paure, le insicurezze e la fatiche quotidiane. Il modo lo suggerisce il volume Lo sguardo aperto (Centro Ambrosiano, 112 pagine, euro 8,90), appena arrivato in libreria, proposto dalle due associazioni Acec (Associazione cattolica esercenti cinema) e Ancci (Associazione nazionale circoli cinematografici italiani).
«Senza esagerare potremmo dire che anche alcune opere cinematografiche sono l’occasione per “smurare” il cuore irrigiditosi nel freddo dei giorni – spiegano i due curatori della pubblicazione, Arianna Prevedello, vicepresidente nazionale di Acec e don Gianluca Bernardini, presidente diocesano dell’associazione -. Non è la nostra storia quella sullo schermo, ma un po’ lo è sempre, e ci rapisce per portarci nei meandri delle nostre sofferenze, fragilità e inadeguatezze. È così che un film ci aiuta, almeno un po’, a (ri)prendere consapevolezza che siamo capaci di un amore infinito, di un’illimitata tenerezza, di un perdono che a volte sembra fin troppo arduo, nonché superiore alle forze che percepiamo in noi stessi».
È un esercizio che viene proposto nel contesto delle Sale della comunità, «autentici luoghi di visione, di analisi e confronto». Si possono selezionare alcuni dei dieci film proposti nel libro – tutti con una scheda-guida alla comprensione complessiva dell’opera e una rilettura secondo la categoria della misericordia -, per metterli a disposizione del grande pubblico in una rassegna cinematografica, in una proposta pastorale, in un itinerario dedicato all’Anno Santo o in altre opportunità in ambito ecclesiale, formativo e culturale.
La pubblicazione esce in occasione del Giubileo straordinario della misericordia e rappresenta – come spiega Edoardo Tallone, che firma un saggio sulla misericordia in prospettiva psicologica – «un ottimo vademecum che, attraverso proposte cinematografiche e schede di approfondimento, consente un’immersione nell’umanità raccontata sul grande schermo ed offre una potente occasione di apprendimento vicario. Le storie presentate e commentate, selezionate nel panorama della cinematografia internazionale e festivaliera, sono opere dall’alta qualità formale, capaci di sollecitare le nostre coscienze e di mettere in moto il nostro quid misericordioso».
Ecco allora scorrere le storie della piccola Marie Heurtin, nella quale la virtuosa inclinazione alla pietà di suor Marguerite diventa forza propulsiva per la realizzazione piena di una possibilità comunicativa; oppure di Ebba, in Forza maggiore, che si ritrova a dover ripartire da capo nel suo rapporto di coppia con il marito Tomas, colpevole di una grave mancanza nei confronti dei loro due piccoli figli. O ancora, la vicenda di Thierry, la cui esperienza di vita e professionale lo porta a provare un senso di misericordia “particolare e universale” che gli farà rifiutare La legge del mercato. (mt.a.)