Caratterizzato da un clima di grande gioia e intensa preghiera il primo evento giubilare decanale tematico, svoltosi il 20 febbraio nella Basilica di San Nicolò

di don Paolo Maria VENTURA

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Migliaia di famiglie provenienti dalle parrocchie del Decanato di Lecco si sono date appuntamento sabato 20 febbraio nella Basilica di San Nicolò per celebrare il primo evento giubilare decanale tematico e oltrepassare insieme la Porta Santa della Misericordia.

L’evento, promosso dalla Commissione decanale per la Famiglia, ha coinvolto non solo le famiglie con bimbi e ragazzi, ma anche nonni, anziani, vedovi, single, fidanzati e giovani coppie, per condividere insieme un momento di incontro e di comunione.        Questo importante appuntamento è stato vissuto con una partecipazione sentita anche oltre le aspettative, tanto che il materiale predisposto per la serata non è stato sufficiente per tutti. Il corteo si è incamminato silenziosamente lungo il percorso giubilare per giungere alla Porta Santa, celebrare la misericordia di Dio e impegnarsi a essere misericordiosi nella famiglia e con gli altri cosi come il Padre.

Le famiglie sono state accolte alla Porta dal prevosto e decano di Lecco monsignor Franco Cecchin, che ha invitato tutti a recitare una breve preghiera, specifica per ogni gruppo, ma accomunata dalla richiesta di misericordia, di riconciliazione e di pace in famiglia. «Un grazie immenso e sincero a don Adriano Bertocchi e alla Commissione decanale per la pastorale familiare per aver proposto e organizzato questa serata – ha detto monsignor Cecchin durante la breve riflessione in Basilica -, e grazie a tutti voi che avete accolto così numerosi l’invito a partecipare a questo evento di salvezza. Il Dio dell’Amore, il Dio famiglia, ci ha chiamati tutti nella nostra originalità più profonda di bambini e di nonni, di mamme e di papà, di ragazze e di giovani, di single e di vedovi. Nel suo Figlio Gesù ci ha sollecitati a riconciliarci con il nostro essere più profondo. È Lui che, perdonandoci, ci dà la possibilità di rispondere in un modo rinnovato alla nostra vocazione originaria di essere famiglia, di essere unici e irripetibili per vivere la comunione d’amore».

La preghiera si è conclusa con la consegna di un cartoncino con le 14 opere di misericordia da vivere in famiglia come segno di fedeltà al Signore e di comunione con la Chiesa.