Il passaggio dalla Porta Santa dopo la sessione svoltasi in Curia sotto la presidenza del card. Scola, nella quale il Vescovo di Bergamo è stato eletto al posto di mons. Lafranconi, da poco emerito

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Oggi il cardinale Angelo Scola e altri 21 Vescovi delle 10 diocesi lombarde (i titolari, gli ausiliari e gli emeriti, tra i quali il cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo emerito di Milano) hanno vissuto il loro Giubileo a Milano, attraversando la Porta Santa del Duomo e pregando insieme nella Cattedrale.

Entrati in Duomo, i Vescovi hanno vissuto diverse tappe di preghiera, sostando anzitutto davanti al fonte battesimale, poi alla Croce di San Carlo, dove è sepolto il cardinale Carlo Maria Martini, e davanti all’altare maggiore e all’immagine della Beata Vergine Maria. Sono poi scesi nello scurolo che custodisce le spoglie di San Carlo Borromeo e infine hanno reso omaggio al Beato Paolo VI, fermandosi all’altare che ospita le sue reliquie.

«Un gesto semplice che può essere imitato facilmente da tutti i battezzati, una bella occasione per accogliere l’abbraccio con cui il Padre ci sorprende, purché noi ci lasciamo almeno trascinare», ha detto il cardinale Scola, al termine del rito. Il Cardinale ha anche sottolineato che «si assiste dall’inizio del Giubileo a un forte incremento delle confessioni, partecipazione che smentisce la falsa impressione che le chiese si stiano svuotando».

Il rito è stato preceduto dalla riunione della Conferenza Episcopale Lombarda, i cui lavori si sono svolti nel Palazzo arcivescovile. Nel corso della riunione (presieduta dal cardinale Scola), i Vescovi lombardi hanno eletto vicepresidente monsignor Francesco Beschi (vescovo di Bergamo), in sostituzione di monsignor Dante Lafranconi, vescovo di Cremona, da poco diventato emerito per raggiunti limiti d’età.

Nel corso della riunione sono stati analizzati i lavori di alcune commissioni e organismi ecclesiali regionali che afferiscono alla Cel (vita consacrata, ecumenismo, scuola, migranti, turismo, vita religiosa, istituti di cura, laicato, diaconato permanente, turismo, beni culturali).

Infine l’Arcivescovo ha ricordato l’appuntamento di questa sera al Piccolo Teatro Studio con la seconda serata dei Dialoghi di Vita Buona, dal titolo “Le cose che abbiamo in comune” con l’Arcivescovo di Parigi, il cardinale André Vingt-Trois; il presidente di Assolombarda Gianfelice Rocca; la presidente Rai Monica Maggioni. «Che cosa sono i diritti oggi? Che cosa vuol dire avere in comune una cittadinanza? Sono gli interrogativi a cui laici, credenti e chi dice di non credere sono chiamati a dare una riposta per affrontare il cambiamento d’epoca che è in corso», ha sottolineato il cardinale Scola.