Più di mille e duecento persone hanno varcato con fede la Porta Santa del Santuario di Rho, guidati dal Decano monsignor Severino Pagani

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Le comunità parrocchiali di Busto Arsizio hanno raccolto l’invio a ricevere la misericordia del Signore, nell’anno del giubileo indetto da Papa Francesco, partecipando al pellegrinaggio al Santuario di Rho. Più di mille e duecento persone hanno varcato con fede la Porta Santa e hanno riscoperto la gioia di essere un popolo in cammino, in penitenza e carità, per essere pronti un giorno ad incontrare il Signore. Come ha sottolineato il decano, Mons. Severino Pagani, durante l’omelia nella concelebrazione con gli altri parroci e sacerdoti, «noi siamo venuti qui per riscoprire con gratitudine il mistero di comunione che ci unisce e ci purifica. La comunione della fede, che accende in noi la grazia della preghiera; la comunione della conversione che ci fa gustare la misericordia di Dio, e la comunione della santità, che ci permette di beneficiare reciprocamente della santa indulgenza del perdono. Il cristiano non è mai da solo nel suo camino si grazia, ma partecipa alla comunione dei santi, vivi e defunti. L’indulgenza che riceviamo è il beneficio di questa comunione della santità, donata dalla Chiesa a tutti i credenti».
La partecipazione dei fedeli è stata veramente sentita e molto commovente, ha messo nel nostro cuore il desiderio di riprendere il cammino, attraversando le fatiche della vita e le speranze che abbiamo nel cuore, in comunione con il mistero della Pasqua del Signore.
 

Cronaca di un incontro

In una grigia domenica di fine inverno ha avuto luogo il pellegrinaggio della nostra città al Santuario di Rho per il Giubileo della misericordia. Provenienti dalle 13 parrocchie cittadine sono sbarcati da pullman e auto sul piazzale antistante il Santuario, per mettersi in cammino, insieme, per un pellegrinaggio di conversione interiore ed esteriore. I partecipanti, con i cuori caldi di fede e spinti da un sincero desiderio di perdono si sono incamminati uniti in una grande assemblea ecclesiale, preceduta dai Parroci della città, guidati dal Decano. Una grande preghiera corale ha segnato l’inizio del nostro pellegrinaggio: partecipata e al tempo stesso silenziosa che ha accompagnato i presenti sui viali del parco interno alla Casa degli Oblati. La meditazione invitava i presenti a riflettere sulla necessità di chiedere il perdono, invocando dal Signore la luce del suo volto. Giunti all’ingresso della Porta Santa il celebrante ha invitato a farsi piccoli, per scoprire la gioia della misericordia di Dio e ha ricordato che la Porta Santa evoca il passaggio che ogni cristiano è chiamato a compiere dal peccato alla grazia. Ha richiamato la responsabilità di ogni credente nell’ attraversare la soglia: confessare che Cristo è il Signore, rinvigorendo la fede in lui per vivere la nuova vita che egli ci ha donato. In chiesa il silenzio è diventato un ingrediente prezioso per la nostra sosta per la celebrazione eucaristica. Dopo l’aspersione iniziale a tutti i presenti per ricordare il Battesimo ricevuto, mons. Pagani , nella sua omelia ha invitato a recepire, nel santuario gremito, lo spirito di comunione che aleggiava tra i fedeli di tutte le parrocchie della nostra città: il battito di un cuor solo, rivolto verso la misericordia del nostro Dio. Vivere la comunione di preghiera, vivere la comunione della conversione, aiutandoci reciprocamente a convertirci, vivere la comunione dei santi, beneficiando di tutte le preghiere che vengono elevate nella Chiesa, di cui inconsapevolmente tutti beneficiamo. L’atmosfera si mantenuta densa di preghiera serena, accompagnata dai nostri canti che ne esaltavano una profonda ricchezza spirituale. Terminata la celebrazione tutti hanno compostamente invaso l’altare per un commovente passaggio di saluto davanti all’effige della Madre Addolorata (E.M.)