Riprende il ciclo proposto dai monaci benedettini: due incontri con Silvano Petrosino e Mirella Susini

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La comunità monastica benedettina Ss. Trinità di Dumenza (località Pragaletto, provincia di Varese e diocesi di Milano; tel. 0332 517416) propone anche nel 2016 alcuni incontri di dialogo e confronto. In questo Anno santo si è scelto di incentrarli sul tema della misericordia, nella prospettiva suggerita da papa Francesco laddove, nella bolla di indizione Misericordiæ Vultus, definisce la misericordia come «la responsabilità di Dio per noi» (n. 9). Come assumere a nostra volta la misericordia come cifra della nostra responsabilità davanti a Dio per il mondo e per la storia?

Dopo gli incontri svolti in maggio e giugno, altri due appuntamenti vengono proposti in settembre:

Sabato 17 settembre il professor Silvano Petrosino, docente di Semiotica presso l’Università Cattolica di Milano, affronterà il delicato tema del rapporto tra giustizia e misericordia. È possibile, e in che modo, declinare la dimensione della misericordia anche nell’ambito della società civile? E come può la misericordia armonizzarsi, lasciarsi interpellare e a sua volta interpellare le altrettanto necessarie esigenze della giustizia? Sono alcuni interrogativi ineludibili per chi desideri vivere la misericordia anche come responsabilità nella storia.

Sabato 24 settembre la professoressa Mirella Susini, docente presso la Pontificia Università Antonianum di Roma, approfondirà l’esperienza vissuta da fr Christian de Chergé e dai suoi compagni, monaci trappisti, nel monastero di Tibhirine in Algeria. A vent’anni dal loro rapimento e dalla loro uccisione, avvenuta nel maggio del 1996, e mentre si sta avviando il processo della loro beatificazione, insieme agli altri martiri in terra di Algeria, si desidera riflettere sulla loro testimonianza, in particolare nell’ambito del dialogo cristiano-islamico. Tema, questo, che si ripropone in tutta la sua importanza e urgenza proprio nel tempo drammatico che stiamo vivendo.

I due incontri avranno inizio alle 15.30, per concludersi intorno alle 17.30. Chi lo desiderasse può fermarsi per la preghiera del vespro, insieme alla comunità monastica, alle 18.