La prima delle azioni corporali che, fatte ai suoi «fratelli più piccoli», Gesù considera come fatte realmente a sé

di monsignor Paolo MARTINELLI
Vescovo ausiliare

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L’elenco delle tradizionali opere di misericordia corporale è tratto da Matteo 25, 31-46 in cui viene presentato il giudizio finale: «Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi».

Gesù considera ogni cosa fatta ai suoi «fratelli più piccoli» fatta realmente a sé. Consideriamo la prima opera: dar da mangiare agli affamati. La fame muove i popoli; di fame si muore. L’accesso al cibo è bisogno originario dell’umanità. Gesù stesso insegna a pregare così: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano» (Mt 6,11; cf. Lc 11,3). Dio è «colui che dà il pane a ogni vivente» (Sal 135,25); nutre il popolo di Israele nel deserto con la manna (Dt 8,16).

Gesù stesso passa attraverso il deserto, il digiuno e prova fame. Ma egli sembra far transitare questo bisogno elementare verso un desiderio più grande, quando afferma: «Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete» (Gv 4,32). E ancora: «Mio cibo è fare la volontà del Padre» (Gv 4,34). Questa dinamica si chiarisce nell’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci (Gv 6), in cui Gesù invita tutti a darsi da fare «non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà» (Gv 6,26s). Infatti l’uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio(Mt 4,4): questa Parola è la sua carne, l’Eucaristia, il sacramento dell’amore; giacché il desiderio ultimo dell’uomo è quello di essere amato e amare. Per questo la stessa Eucaristia, nutrendoci di Gesù, torna a farci cercare Cristo nei «più piccoli».

San Giovanni Crisostomo unisce sotto un unico orizzonte l’Eucaristia e le opere di misericordia, quando dice: «Vuoi onorare il corpo del Salvatore? Colui che disse “questo è il mio corpo” (Mt 26,26) è la stessa persona che disse “Mi avete visto affamato e mi avete dato da mangiare”. Quindi dà onore a Cristo, condividendo i tuoi beni con i poveri» (In Math 50,3-4).