Ogni comunità chiamata a promuovere efficacemente questo evento di grazia anche con segni esteriori, con particolare riguardo ai cammini penitenziali di conversione e alle opere di misericordia corporali e spirituali

di don Pino MARELLI
Delegato arcivescovile

Le “Porte Sante della Misericordia” sono state aperte ed è iniziato il cammino dell’Anno Santo della Misericordia. La Chiesa è chiamata ad accogliere con gioia questa grazia straordinaria e ad annunciare con efficacia che questo dono della misericordia del Padre è per tutta l’umanità ed è una “scuola” di rinnovamento interiore per tutti gli uomini, a partire da ognuno di noi. Ogni comunità parrocchiale è invitata a dare visibilità a questo evento di grazia, di straordinaria importanza.

Quale visibilità?

Innanzitutto la visibilità dei cammini penitenziali di conversione. Ogni parrocchia si preoccupi di indicare con precisione le proposte di preghiera, di ascolto della Parola, di incontri di formazione, di adorazione eucaristica, per il cammino penitenziale che ogni comunità è chiamata a compiere e a testimoniare.

Insieme, e soprattutto, occorre dare visibilità alle opere di misericordia corporali e spirituali già presenti sul territorio, con l’invito e la raccomandazione di parteciparvi con rinnovata generosità. Sia una possibilità offerta a tutti, anche a coloro che non partecipano alla vita ecclesiale: praticare le opere di misericordia è sicuramente un itinerario privilegiato per incontrare il Signore che vive in chi è nella sofferenza e nella povertà.

Una visibilità manifesta

Occorre anche dare visibilità esteriore al Giubileo della Misericordia, con “segni” che manifestino l’eccezionalità e la ricchezza di questo Anno Santo.

Ogni parrocchia si preoccupi di mettere segni di festa all’interno delle chiese per richiamare a tutti i fedeli il dono e il cammino dell’Anno Santo. Ma segni di festa siano visibili anche all’esterno delle chiese: manifesti, striscioni, locandine con opere d’arte, avvisi, così da richiamare al mondo, alla gente che passa, l’evento del Giubileo della Misericordia. Siano segni belli, ben curati, capaci di annunciare il mistero e di attirare l’attenzione del cuore. Anche questi possono essere gesti di nuova evangelizzazione.

L’apertura delle Porte Sante della Misericordia ha richiamato l’attenzione di tutta l’umanità. Anche l’apertura delle Porte Sante nella nostra Diocesi hanno richiamato molte persone. È stato l’inizio dell’Anno Santo della Misericordia. Ora è necessario che continui con gioia e con intensità, perché – dice papa Francesco – «anche la misericordia è una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio… Attraversando la Porta Santa ci lasceremo abbracciare dalla misericordia di Dio e ci impegneremo a essere misericordiosi con gli altri come il Padre lo è con noi».